lunedì 3 ottobre 2016

A MENTE FREDDA



Perdonatemi l'attesa. ma oggi più che mai per essere a "mente fredda" mi ci è voluto più del solito.

Questa sosta casca a fagiolo dato il nervosismo che qualcuno - non diciamo l'arbitro ma è stato l'arbitro - ha portato in casa felsinea, guastando di fatto una partita che il Bologna avrebbe potuto vincere in undici contro undici.
Tuttavia, capitolo chiuso e proviamo a ragionare sulla partita e sulla condizione di alcuni rossoblù scesi in campo ieri contro il Genoa.
Alcuni elementi, Krejci il più visibile, erano ancora stanchi dalle fatiche della settimana precedente, anche Dzemaili non sembrava lo stesso. Lì la chiave di volta del match. Per intenderci: col senno di poi si fa in fretta a parlare, ma ragionando un attimo sull'espulsione di Gastaldello - a mio parere - Donadoni ha sbagliato qualcosa, togliendo Najy (al momento uno dei migliori in campo) e non Krejci, ha creduto - suppongo - di giocarsela alla pari anche 10 contro 11. Errore, perché il Genoa è una squadra che fa girare la palla e con un uomo in meno alla lunga la fatica si sente.

Detto questo, può capitare l'errore dell'allenatore, così come quello del giocatore. Non sono qui a puntare il dito e spero che nessuno di voi lo faccia. La classifica dice ancora 10 punti in 7 partite, fanno 1,43 a partita, con una proiezione finale di 54 punti, 12 in più della scorsa stagione. L'obbiettivo annuale era ed è ancora alzare l'asticella; questi ragazzi, con calma, sembra ce la stiano facendo. Non critichiamo gli errori e voltiamo pagina. Due partite difficili ci aspettano e sarà il campo - non Maresca di Napoli - a dire chi siamo e dove possiamo arrivare.
Dopotutto con un centosettenne si deve avere pazienza, anche se non li dimostra
Sempre forza Bologna

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