giovedì 20 ottobre 2016

DONADONI RIDISEGNA LE GERARCHIE





Roberto Donadoni lo aveva detto alla vigilia della gara contro la Lazio: l'emergenza spesso crea nuovi "Leader". Ebbene, più di un suo giocatore deve averlo preso letteralmente in parola, se è vero come è vero che i calciatori fin qui meno o affatto impiegati si sono rivelati determinanti nell'economia globale del match. Innanzitutto Da Costa, che non dimentichiamocelo è pur sempre il secondo portiere ed ha sfornato una prestazione da supereroe contro i biancocelesti, al punto che Ciro Immobile ha candidamente confessato nel dopogara:"Temevo mi parasse anche il rigore!". Poi Mbaye, ritrovatosi a sorpresa in campo per le noie muscolari accusate da Krafth durante il riscaldamento ed autore di una prova convincente ed ordinata. Ancora Floccari, uno che a detta di Donadoni non aveva nemmeno un minuto nelle gambe e che stringendo i denti con apprezzabile generosità ha retto il peso dell'attacco per tre quarti di gara assieme a Simone Verdi. Lo stesso Donsah, al rientro dal lungo infortunio, ha dato fondo a tutte le sue energie, supportando Taider nell'improbo compito di sopperire alla pesante assenza di Dzemaili in mezzo al campo. Eppoi amici, che dire di Filip Helander, considerato da alcuni una scelta azzardata al posto di Oikonomou ed invece autore di una prestazione talmente maiuscola, gol a parte, al punto da doverne rimpiangere l'uscita anticipata per crampi? Uno che le ha prese praticamente tutte di testa e si è posto come baluardo della difesa assieme al solito gladiatore Mimmo Maietta! 
Tanto premesso e considerate le altre importanti risorse tecniche a disposizione dell'allenatore che rispondono ai nomi di Sadiq (minuti per lui già all'Olimpico), Viviani, Torosidis e Ferrari, c'è da scommetterci che da ora in poi Donadoni terrà sempre tutti sulla graticola, volendo premiare l'impegno costante negli allenamenti e scegliere di volta in volta quelli che, a suo giudizio, saranno gli undici migliori da mandare in campo. Assicurando quella continuità di risultati alla squadra, che gli consentirebbe di terminare la stagione nella parte sinistra della classifica. 
Avanti così, dunque, con una sana competizione tra i ragazzi e con le giuste opportunità per tutti i componenti della rosa! Perché se c'è una cosa che a Donadoni sta a cuore è sicuramente il bene del gruppo, da giocatore vincente quale è stato per tanti anni e da allenatore ambizioso che ci tiene a realizzare qualcosa di importante per sè, per i suoi ragazzi e per Bologna tutta..!!!    


Marco Di Simone








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