Che la considerazione per il nostro Club stia gradualmente cambiando lo si nota da tante piccole cose, dalla conquista di piccoli spazi all'interno delle rubriche sportive e da attenzioni inusuali su alcune testate a carattere nazionale. A proposito di ciò, sull'edizione odierna del Corriere dello Sport di Roma (udite, udite!) dove mai trovano spazio le vicende della nostra squadra, campeggiano a tutta pagina le parole del nostro Chairman Joey Saputo. Chiaramente non mi sono fatto sfuggire l'occasione per enfatizzare la cosa al bar di fronte all'ufficio, un evento così in Abruzzo ti capita al massimo una o due volte l'anno..!
E allora andiamo con le considerazioni a ruota libera di Saputo:"L'anno scorso prendevi il calendario e dicevi: questa posso vincerla, questa la perdo, questa sì e questa no. Ora invece le cose sono cambiate, questo è tutto un'altro Bologna, più completo, con più qualità e alternative: così ora andiamo a giocarcela con tutte. E' una bella differenza".
Gli chiedono come si senta a fare il Presidente del Bologna e lui risponde ridendo:"L'altra sera parlavo con Nick De Sanctis, gli ho detto: Nick, a Montreal soffro per 34 partite, qui a Bologna sono 38. Quanto fa..? Fa troppa tensione, ecco quanto fa!" Ok la tensione, gli dicono, ma ci sono anche le soddisfazioni:"Ho la fortuna di vivere emozioni uniche. Sapete qual è il problema? Certe volte si pensa troppo invece di vivere l'esperienza in quel momento lì, non dobbiamo soffrire, ma imparare a godere". In effetti quello sperano i tifosi del Bologna, Presidente:"Al Bentegodi sono andato sotto la curva dove c'erano i nostri tifosi per ringraziarli. Era molto importante per me fargli capire che apprezzavo il fatto che fossero venuti in tanti a Verona". Le hanno cantato: portaci in Europa... "Piace anche a me l'Europa, anch'io voglio andarci. Certo, ci arriveremo, ma ci serve ancora un po' di tempo. Le cose arrivano un po' alla volta". Gli fanno notare che la crescita di un Club passa anche attraverso la redistribuzione dei diritti televisivi:" Sì, dovrà essere fatta in maniera meritocratica. Il problema della ripartizione delle risorse non interessa solo il Bologna, riguarda la crescita di tutto il movimento italiano. Ci deve essere uno spostamento verso il merito". E sollecitato sulle differenze tra la MLS e la Lega Calcio Italiana, Saputo quasi scoppia a ridere:"Sono andato ad una riunione di Lega una sola volta (e qui strabuzza gli occhi, in eloquente segno di incredulità a ciò che ha visto ed ascoltato con le sue orecchie); è completamente differente da quella americana. Qui c'è tanta passione, lì si fa business. E poi nella MLS le decisioni sono prese per il bene collettivo, qui per l'interesse di questa o quella squadra". Della serie... ho già capito tutto!
Si parla poi della questione nuovo Stadio e qui arriva la conferma che Saputo appare ogni giorno di più determinato a portare avanti l'idea della ristrutturazione del Dall'Ara:"Sì, l'obiettivo è il restyling del Dall'Ara. non ci sarà il 100% di quello che vogliamo, ma va bene anche il 90% se rimarremo nella nostra casa. Anche questo vuol dire avere una storia". Gli fanno poi notare che conosce ormai Donadoni da quasi un anno. Che idea si è fatto di lui? " Donadoni è come me. Anche lui si contorna di gente con cui sta bene e non ha paura di chi è migliore di lui" (inteso evidentemente come ambizione, come coraggio). La partita di quest'anno in cui si è divertito di più? " Bologna-Crotone, la prima, perché abbiamo vinto e mi sono liberato del gorilla da ottocento libbre che avevo sulle spalle! (allusione al fatto che con lui in tribuna il Bologna non riuscisse a vincere). Ogni volta che prendevo l'aereo per l'Italia mi dicevo: non puoi più andare a Bologna, altrimenti non vinciamo più!"
Sulla collaborazione tra Montreal e Bologna spiega."Noi in Canada abbiamo tanto da imparare, sul piano tecnico intendo. E' a Bologna che guardiamo se vogliamo far crescere il Settore Giovanile". E racconta che il 10 novembre arriverà una giovane promessa dal Canada, un certo Ballou Jean Yves Tabla, che sarà aggregato alla Primavera rossoblu per essere valutato meglio dai tecnici del Bologna. Infine chiusura sul tanto chiacchierato caso Diawara:"Il calcio è business, no? Bisogna anche essere realisti, se vogliamo crescere certe decisioni bisogna prenderle. Però come ha agito, beh.. non è giusto quello che ha fatto. Forse, ecco, non era un giocatore che faceva per noi". Grande Joey, come non essere d'accordo..????
Marco Di Simone
Grande Joey, grazie a te i colori rossoblù stanno tornando a risplendere
RispondiEliminaquesto è certo, Pol!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina