Con tanto di meritatissima passerella sotto la curva...
e dal pareggio a pochi minuti dal termine di Matri...
Tralasciando tutti quei discorsi già ampiamente trattati, dai gol sbagliati fino agli arbitri che ultimamente sembrano un pò allergici al rossoblu, la partita di ieri mi ha dato la consapevolezza che in campo, oltre a due belle realtà, ci fossero due squadre destinate ad un futuro in pianta stabile nei quartieri nobili del calcio italiano.
Una, a dire il vero il paradiso lo sta già vivendo; il Sassuolo, che senza la penalizzazione sarebbe da solo al quarto posto, è ormai una certezza della serie A, con una società solida ed un allenatore di assoluto valore; l' altra invece è sulla buonissima strada ma pecca ancora (ed è normale sia così) in maturità. Il Bologna sta studiando da grande, è pieno di giovani di sicuro avvenire, un allenatore,Donadoni, che insieme a Di Francesco e Montella è a mio avviso il migliore in circolazione ed una società che sta lavorando per riportare i nostri colori ai fasti di un tempo.
Ecco, la gara di ieri la riassumerei come la partita in cui "l'allievo supera il maestro",se non nel risultato, almeno nel gioco, perché se il primo tempo fosse finito sul 3-0 non ci sarebbe stato nulla da dire. Ma così non è stato e una volta passata la paura, la truppa di Di Francesco ha giocato con l' umiltà della grande che, pur riconoscendo la superiorità dell' avversario, ha avuto la pazienza di aspettare e colpire nell' unico momento di debolezza altrui, dimostrando quella maturità che ancora mette il Bologna un gradino sotto i neroverdi, ma che nel giro di qualche anno, proprio insieme a loro farà si che il campionato di serie A parli " emiliano".
Mirco Polischi
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