Come già evidenziato dal Corriere di Bologna, tutto il progetto pensato da Joey Saputo per il rilancio sportivo ed economico del BFC ruota attorno a due punti cardine: il restyling del Dall'Ara, un impianto ormai del tutto obsoleto, e la battaglia in Lega per una più equa ripartizione delle risorse derivanti dalla vendita dei diritti televisivi. La Società rossoblu è disponibile a sobbarcarsi l'intero onere della ristrutturazione del Dall'Ara, all'incirca 70 mln di euro, accendendo un mutuo presso il Credito Sportivo a condizione che il Comune trasferisca al Club alcune aree commerciali da mettere a reddito, che assicurino quei ricavi atti a rendere sostenibile il piano di ammortamento messo a punto dalla Società a prescindere dagli apporti personali dell'azionista di riferimento. Questo perché Saputo vuole assolutamente arrivare al punto di far conseguire l'autonomia finanziaria e gestionale al Bologna FC 1909, come richiesto dalle regole del Fair Play finanziario dell'Uefa.
Quanto poi alla battaglia per una diversa distribuzione dei diritti televisivi, lunedì Claudio Fenucci ha lanciato tra le altre cose il tema delle troppe partite trasmesse in diretta: in Premier League le gare trasmesse con il sistema della "pay per view" sono il 44% del totale, non il 100% come avviene in Italia. Con la conseguenza che le presenze negli stadi lì sono ancora molto elevate e il merchandising (magliette e gadget) dei negozi dislocati nelle vicinanze degli impianti sportivi va a gonfie vele. In Italia l'indotto è misero proprio perché la maggior parte degli sportivi ha un abbonamento alle Tv digitali e guarda le partite della propria squadra comodamente seduto tra le mura di casa. Consapevole di ciò, Joey Saputo conta di elevare i ricavi del Club di almeno il 40% nei prossimi anni, portando il fatturato del Bologna al livello dei primi Top Club italiani. Sognando naturalmente una Società di respiro europeo, col passare del tempo sempre più avvezza a palcoscenici internazionali!
Marco Di Simone
Marco Di Simone
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