Giorni di scelte per Roberto Donadoni, in vista del delicato confronto che vedrà i nostri ragazzi contrapposti all'Empoli di Martusciello. Forte di una situazione dell'infermeria migliorata negli ultimi giorni e della necessità di porre rimedio ad alcuni atteggiamenti che non gli sono affatto piaciuti nell'ultima gara di campionato, Donadoni cambierà sicuramente qualcosa nell'undici titolare che scenderà in campo domenica pomeriggio al Dall'Ara.
E' vero, errare è umano; ma continuare a inanellare prestazioni deludenti è diabolico, tanto più se i risultati delle gare vengono decisi quasi sempre da episodi frutto di disattenzioni individuali: un movimento sbagliato, un errore di marcatura, una copertura preventiva non effettuata sul portatore di palla avversario. Ecco, il gol di Danilo al 93' è nato proprio da una situazione del genere.
Donadoni è stato giocatore a livelli importanti, rispetta i ruoli e le gerarche della squadra e non gli passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello relegare in panchina giocatori esperti come Gastaldello o come Torosidis per un errore commesso in partita. Ma da lì a permettere che gli stessi continuino a sfornare prestazioni grigie, o peggio imbarazzanti, ce ne corre: ne va del bene della squadra, delle sue prestazioni e dei risultati. Per cui ora è il momento delle valutazioni, anche severe se occorre, non essendo più ammesso alcun errore nelle prossime due partite contro Empoli e Pescara in cui si deciderà un po' tutto il destino del Bologna in campionato. Nello specifico, se sarà una mera stagione di transizione verso scenari migliori oppure se rappresenterà ancora una volta un anno di grandi patemi e sofferenze per raggiungere quell'obiettivo minimo che è poi la salvezza.
Contro l'Empoli Donadoni cambierà di certo 3-4 giocatori, non avendo avuto le risposte che cercava nella partita di Udine: facile che il Mister rossoblu decida di affidarsi a Nagy (al posto dello squalificato Pulgar) e a Viviani (al posto di Taider) in mezzo al campo, mentre Gastaldello riprenderà regolarmente il suo posto in mezzo alla difesa. Non dovrebbe partire tra i titolari Di Francesco, a meno che Donadoni non mediti di escludere dall'undici iniziale addirittura Ladislav Krejci, in evidente flessione nelle ultime partite disputate. Sullo sfondo la suggestiva idea di un impiego dal primo minuto di Orji Okwonkwo, il talentino nigeriano che a detta dello Staff tecnico rossoblu ha tutto per sfondare: accelerazione da centometrista, potenza di tiro, buona elevazione e una grande visione di gioco che gli consente di realizzare ottimi assist per i compagni di reparto. Non ci resta che attendere domenica, sperando che Donadoni azzecchi la lettura tattica dell'incontro e gli uomini giusti per superare brillantemente l'esame-Martusciello!
Marco Di Simone
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