sabato 17 dicembre 2016

ODDO CAMBIA IL PESCARA






Sull'edizione odierna del Messaggero d'Abruzzo campeggia a tutta pagina un articolo di Orlando D'Angelo intitolato:"Il Pescara cambia faccia". Il giornalista spiega infatti che Massimo Oddo contro il Bologna potrebbe puntare su un nuovo sistema di gioco, calando tutte le carte a sua disposizione per riportare il Pescara in carreggiata dopo la debacle di Crotone e troppi passaggi a vuoto nelle ultime giornate. 
L'allenatore biancazzurro vuole provare a sorprendere il Bologna e per far ciò ha sperimentato un nuovo assetto tattico nel chiuso del Centro Tecnico di Poggio degli Ulivi, blindato e senza tifosi. La novità riguarda sia il modulo che la scelta degli uomini: per quanto riguarda il primo Oddo pensa ad un inedito 4-3-3 mai sperimentato sotto la sua gestione; quanto agli uomini le novità dovrebbero essere rappresentate dall'ex interista Rey Manaj, al posto dell'infortunato Pepe, e da Bryan Cristante, che dovrebbe essere preferito a Benali per una questione di peso e di centimetri. Infatti, uno degli handicap palesati dal Pescara in Serie A sembra essere proprio la poca fisicità dei suoi centrocampisti, tutti leggeri e di piccola statura. Cristante è giocatore di stazza, essendo alto 1,86 e dunque per Oddo potrebbe colmare in parte questa lacuna contro il Bologna.
Alla stregua di quanto sopra detto, l'undici abruzzese potrebbe essere verosimilmente questo: Bizzarri, Zampano, Gyomber, Campagnaro, Crescenzi, Verre, Memushaj, Brugman, Cristante, Caprari, Manaj. Dunque un 4-3-3 a specchio di quello di Donadoni, dove a farla da protagonisti dovrebbero essere gli esterni ma anche giocatori come Dzemaili, Verre, Taider (se giocherà) bravi ad inserirsi negli spazi dalle retrovie. Con Viviani a cercare il gol dell'ex, tanto più se gli capiterà la possibilità di calciare qualche punizione dal limite dell'area.
Ma a dispetto del modulo offensivo scelto dai due allenatori, difficilmente ne uscirà una partita divertente da vedere, troppa la tensione in campo e l'attenzione per il risultato affinché le squadre possano aprirsi o allungarsi. Si giocherà al solito molto raccolti nella propria metà campo, pronti a sfruttare le poche occasioni che l'una o l'altra squadra concederanno ai propri avversari, sperando nel contempo che gli episodi legati alle decisioni dell'arbitro volgano a proprio favore. E chissà che, una volta tanto, la Dea Bendata non arrida proprio a noi del BO..!!!


Marco Di Simone









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