La partita di domenica pomeriggio in riva all'Adriatico reca un'insidia pericolosissima per gli uomini di Donadoni: la tensione in campo. Tensione che a Pescara si avverte dovunque in questa settimana, al campo d'allenamento, nei bar, nei ritrovi dei tifosi. E nella costante presenza della polizia agli allenamenti.
Tutti sono consapevoli che contro il Bologna è l'ultima occasione per riprendere in mano un campionato già abbondantemente compromesso, Massimo Oddo del resto l'ha detto chiaramente: senza i tre punti con il Bologna non avrà alcun senso sperare nella campagna di rafforzamento invernale, per quanto i nomi accostati in questi giorni alla squadra abruzzese siano di un certo spessore. Si parla dell'arrivo quasi certo di Ante Budimir dalla Sampdoria e di Buchel dall'Empoli, di un pacchetto di giocatori dall'Atalanta (Stendardo, Carmona e Pinilla), di un interessamento per Bovo del Torino. Il Pescara cerca insomma una vittoria contro il Bologna consapevole che con 3-4 punti in più alla fine del girone di andata potrebbe rafforzarsi adeguatamente e puntare tutto sul mini-torneo a quattro con Crotone, Empoli e Palermo.
L'allenatore biancazzurro sa che il suo collega bolognese è in un momento complicato e che il Bologna fatica tremendamente a trovare la via del gol: è su questa lacuna che lui vuole puntare per spronare i suoi a crederci e preparare una partita fatta di pressing alto, recupero palla e ripartenze veloci con Caprari e Pettinari (ieri autore di una tripletta in amichevole). Anche il Pescara ha enormi problemi di finalizzazione, ma intanto ha un gioco propositivo, non aspetta l'avversario nella sua metà campo; a volte riesce ad attaccare a testa bassa e con più uomini contemporaneamente, mettendo in mostra delle belle trame di gioco come nella partita all'Olimpico contro la Roma. Ma a differenza di quanto racconta la loro classifica sono una squadra viva, con l'argento addosso. Di certo, se avesse mantenuto in rosa Lapadula, il famigerato "Lapagol" che l'anno scorso segnava a raffica in Serie B, il Pescara avrebbe ora 7-8 punti in più e sarebbe probabilmente appaiato al Bologna in classifica.
Dunque occhio, ragazzi!! A Pescara non sarà minimamente consentito partire con il freno a mano tirato né si potrà pensare di regalare un tempo agli avversari, che ci azzanneranno di certo le caviglie dal primo minuto di gioco! Bisognerà essere pronti e reattivi da subito, gestire bene le emozioni evitando di cadere nei tranelli che ci tenderanno per farci innervosire: capito capitan Gastaaa??
Perché la loro tensione non dovrà diventare la nostra e la loro paura di perdere non dovrà rappresentare per noi fonte di timore, rinunciando a giocare o mettendoci sempre dietro la linea della palla. Assumere un atteggiamento rinunciatario significherebbe dare loro fiducia e metterli nelle condizioni di crederci fino al 90'; mentre un Bologna gagliardo che vada lì pronto a ribattere colpo su colpo, a recuperare palla e a ripartire creerebbe disorientamento nei loro schemi e sopratutto nelle loro convinzioni. Sarà sicuramente una partita dura per uomini duri..!!!
Marco Di Simone
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