Con la consueta ironia che lo ha sempre contraddistinto, l'ex allenatore biancazzurro Giovanni Galeone ha rilasciato qualche battuta sulla partita di domenica tra gli abruzzesi e il Bologna. Il "Profeta", come lo chiamano a Pescara in virtù del bel gioco messo in mostra nella stagione 1987-88 all'epoca di Junior, Gasperini, Pagano, Camplone, Bergodi, Sliskovic e Gaudenzi, si è così espresso ai microfoni del QS: "Pescara e Bologna non stanno bene. La squadra di Oddo sarebbe da Champions League se si giocasse senza aree, gioca come l'anno scorso ma senza Lapadula. Il Bologna, invece, è meno interessante dell'anno scorso, mi sembra una squadra timorosa. Donadoni? E' un buon allenatore e un bravo ragazzo. Ma anche lui mi sembra un po' timido. Oggi con la scusa dell'equilibrio le squadre sono tutte bloccate. Se giochi al calcio puoi fare delle partite come l'Atalanta contro l'Udinese e perderle dopo 40 minuti nell'area avversaria, ma almeno hai costruito. Il problema del Bologna è che non si capisce che tipo di campionato vuole fare. Ed è un rischio. Il vantaggio dalle ultime tre è ampio? Io ci sono già passato, proprio quando allenavo il Pescara, e retrocedemmo dopo una partita persa a Bologna. Stagione 1988-89 e fu una sconfitta incredibile, sul gol di Alessio la palla stava andando fuori e Gatta la rimise in gioco".
Galeone rimpiange di non aver mai allenato il Bologna:"Era il mio sogno, me lo diceva il mio amico Bulgarelli e anche Corioni ci provò - Devi venire da me ma vuoi troppi soldi - A me è mancato perché adoro la vostra Regione, non solo perché mia madre Dorina era reggiana. Mi piace l'Emilia perché la gente capisce di calcio e mi sarei trovato molto bene con le mie idee. Peccato." Gli chiedono infine di Destro e Galeone non fa che confermare il pensiero dell'allenatore rossoblu, spiegando la cosa in maniera colorita."Non so spiegarmi perché non sia esploso, può giocare da solo o assieme ad un'altra punta. A volte mi viene voglia di dargli un calcio nel sedere perché è così forte che neanche lui se ne rende conto. Gli servirebbe la grinta di Lapadula". E qui, detto da un addetto ai lavori, non c'è obiezione che tenga: il ragazzo deve imparare a credere molto di più nelle sue qualità e capacità, se davvero vuole ambire a diventare uno dei migliori attaccanti in circolazione. E' il caso che Mattia se ne faccia una ragione e inizi a pigiare forte sull'acceleratore!! Magari cominciando proprio contro il Pescara... di Galeone..!!!
Galeone rimpiange di non aver mai allenato il Bologna:"Era il mio sogno, me lo diceva il mio amico Bulgarelli e anche Corioni ci provò - Devi venire da me ma vuoi troppi soldi - A me è mancato perché adoro la vostra Regione, non solo perché mia madre Dorina era reggiana. Mi piace l'Emilia perché la gente capisce di calcio e mi sarei trovato molto bene con le mie idee. Peccato." Gli chiedono infine di Destro e Galeone non fa che confermare il pensiero dell'allenatore rossoblu, spiegando la cosa in maniera colorita."Non so spiegarmi perché non sia esploso, può giocare da solo o assieme ad un'altra punta. A volte mi viene voglia di dargli un calcio nel sedere perché è così forte che neanche lui se ne rende conto. Gli servirebbe la grinta di Lapadula". E qui, detto da un addetto ai lavori, non c'è obiezione che tenga: il ragazzo deve imparare a credere molto di più nelle sue qualità e capacità, se davvero vuole ambire a diventare uno dei migliori attaccanti in circolazione. E' il caso che Mattia se ne faccia una ragione e inizi a pigiare forte sull'acceleratore!! Magari cominciando proprio contro il Pescara... di Galeone..!!!
Marco Di Simone
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