Novembre, si sa, è il mese dei morti.
A casa Bologna, tra infortuni e squalifiche, questa "massima" la dovranno prendere con filosofia e cercare di far di necessità virtù.
Già perché mentre il centrocampo è l'unico reparto a non avere defezioni (al momento), tra difesa e attacco si conta una moria di elementi da far impaurire perfino lo zio Tibia (i vintage se lo ricorderanno).
Su Destro si spera in un miracolo, Verdi out almeno fino a fine anno, Floccari pressoché inutile e Sadiq - diciamo - che deve ancora entrare nei meccanismi. In avanti auguriamoci che almeno a Krejci non venga un raffreddore.
Dietro sembra un bollettino di guerra. Gastaldello sconta l'ennesima squalifica, Maietta out, Oikonomou ha preso un lopez che gli ha fatto un limone dentro la coscia, Mbaye ai box. Di fatto siamo senza difensori e domenica andiamo ad affrontare la seconda forza di campionato con solo Helander centrale e tante buone speranze.
Allora, si può ipotizzare ad un rispolvero di Ferrari, che in nazionale da centrale ci gioca; con Krafth e Masina sulle fasce. Il centrocampo lo farei "legnoso" con Taider, Dzemaili e Naji (Pulgar è troppo altalenante). E davanti?
Le alternative sono poche; se Destro compisse il miracolo di recuperare, sicuramente avremmo un po' di peso in più, Krejci e Di Francesco per scelta obbligata sulle fasce.
A Bologna, si sa, siamo avvezzi ai miracoli, speriamo che la madonna di San Luca faccia un giro a trovare il papa domenica e che si fermi all'Olimpico a vedere la partita.
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