martedì 8 novembre 2016

I TORMENTI DEL BUON DONADONI: VETERANI FRAGILI, GIOVANI ANCORA ACERBI






Puntare sui giovani di prospettiva è cosa saggia e lungimirante, lo sanno bene Società come l'Atalanta, l'Udinese ed il Torino che hanno una lunga tradizione in materia e riescono ogni anno a conseguire plusvalenze importanti da reinvestire poi nel rafforzamento della propria squadra.
Il Sassuolo di Squinzi è un ulteriore modello per fare un certo tipo di calcio, puntando sulle eccellenze di casa nostra senza andare a comprare giocatori oltre confine, con risparmio di commissioni a intermediari molto abili nel piazzare i propri assistiti.
Anche il Bologna di Joey Saputo, alla ricerca di una sua giusta dimensione nel massimo campionato, avrebbe l'ambizione di ricalcare le orme di quelle Società che già utilizzano con successo la strategia della cosiddetta "Linea verde": probabilmente, vuoi per inesperienza, vuoi per la volontà di destinare in questo momento risorse ad altro (Centro Tecnico e nuovo Stadio), tale progetto stenta a decollare mostrando palesi limiti di risultato. E qui le tesi potrebbero essere varie e innumerevoli, tra chi sostiene ciecamente il progetto della Società e chi un po' lo critica perché vorrebbe già oggi una squadra con un potenziale maggiore, almeno da parte sinistra della classifica (quelli che..."ma noi siamo il Bologna!"). 
Ciò che balza all'occhio, in ogni caso, è l'evidenza di questi tre fattori: 1) i giocatori che dovrebbero prendere per mano la squadra sono troppo contati e anche fisicamente fragili (Maietta e Destro su tutti). L'infortunio di Verdi ha tolto ulteriore temibilità alla squadra; 2) i giovani già in rosa come Masina, Ferrari e Oikonomou non sono pervenuti a quel salto di qualità che ci si attendeva da loro dopo la promozione in Serie A; 3) i giovani acquistati quest'anno, Nagy a parte, non hanno ancora mostrato quella rabbia e quel carattere necessario per primeggiare in Serie A. Si comprende bene, allora, come l'allenatore rossoblu si ritrovi a dover compiere ogni settimana delle scelte tecniche obbligate, selezionando i giocatori da mandare in campo non in base alle loro caratteristiche ma solo in funzione della loro disponibilità e della loro capacità di reggere più o meno bene i 90 minuti. Piaccia o no,  la situazione ad oggi è la seguente.. Proprio mentre mi accingo a buttare giù queste righe, leggo un'ultimora di questo pomeriggio relativa ad una probabile distorsione al ginocchio riportata da Sadiq in allenamento. Serve aggiungere altro..?? 
Prendiamoci dunque quel che viene nelle prossime partite, evitando processi ed isterismi se le cose non dovessero immediatamente volgere al bello. In fin dei conti il campionato è ancora lungo, ci sarà modo e tempo di rivalutare il nostro campionato una volta recuperati tutti gli indisponibili e, molto probabilmente, una volta che avremo aggiunto qualche giocatore di esperienza nel mercato di riparazione.
Per il resto.... Sempre Forza Bolognaaaaaa!!!

Marco Di Simone




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