E' solo mercoledì e di biglietti disponibili in curva Bulgarelli non c'è più traccia.
Perché questo Bologna fa innamorare, e non solo gli addetti ai lavori "giornalistici" che pian piano stanno disgregando le loro opinioni (a dir poco catastrofiche) di inizio stagione, ma perché questo Bologna vince e convince; e se non vince poco conta perché invece che puntare il dito verso questo o quel giocatore o l'allenatore piuttosto che il dirigente, si guarda alla sconfitta come un passo falso, convinti all'unanimità che questa squadra ha i mezzi per divertirsi e divertire.
Il fatto che il Dall'Ara sia ancora un fortino inespugnabile è anche sicuramente dovuto al pubblico. Uno stadio pieno, sempre pronto a cantare ed incitare i propri ragazzi, fa da spinta aggiuntiva a questo Bologna.
Non che quando le cose andavano male del tifo non c'era traccia, ma sappiamo tutti che la spinta dell'entusiasmo può dare grandi motivazioni.
Quindi per questo editoriale, i complimenti non vanno agli effettivi, ma vanno a tutti quelli che in un modo o in un altro, trovano il modo di seguire e supportare questa squadra, che ci farà soffrire meno rispetto agli altri anni, e ci farà divertire e sognare di più. Dopotutto la curva, lo sappiamo, è un valore aggiunto.
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