Alla luce delle tante analisi avventate e delle frettolose conclusioni tratte sul calciomercato operato dal Bologna, neanche il più ottimista dei tifosi rossoblu avrebbe potuto immaginare un inizio tanto gagliardo da parte degli uomini di Donadoni. Il calcio, si sa, ti esalta in fretta e ti distrugge in un amen, spesso i giudizi cambiano rapidamente dopo un paio di prestazioni convincenti; tuttavia tanta prevenzione per la campagna di rafforzamento svolta da Bigon raramente si era osservata in passato: per mesi gli si è rinfacciato di non aver trattenuto Giaccherini, l'unico giocatore in grado di fare la differenza l'anno scorso, e di non averlo sostituito in maniera adeguata. Poi è stata la volta dei troppi giovani acquistati in luogo di giocatori esperti di categoria, della incapacità a gestire la vendita di Diawara, poi ancora della discutibile cessione di Rossettini, l'unico difensore capace di segnare gol l'anno scorso... Diciamolo francamente, la tesi più sostenuta dalla critica sportiva è stata fino a qualche settimana addietro che il Direttore avesse smontato la squadra dell'anno scorso senza rendersi conto del vuoto tecnico lasciato dai tre "pilastri" di cui il Bologna si era privato. Un tiro al piccione pesante e anche un po' stucchevole, perché non ci si è concessi minimamente il beneficio del dubbio fino a quando, di fronte ai punti raccolti e alle buone prestazioni dei nuovi, la squadra ha richiamato su di sé l'attenzione dei media e l'orgoglio di tutti i tifosi, anche i più scettici..
Ebbene cari amici del BFC, divertiamoci allora a rileggere assieme alcuni di quei giudizi trancianti e molto poco opportuni sparati a vanvera da chi non ha dimostrato fiducia nell'operato della Società. Iniziamo con il giudizio al mercato di Bortolotti, che ha addirittura inteso scomodare Saputo:"Quanto alla strategia del Boss, credo sia legittimo dargli del plumone: in assoluto lui non è un plumone, ma relativamente alla squadra sì". E ancora: "Di certezze non ce ne sono. L'unica è che se ne sono andati più della metà dei (pochi) gol fatti la passata stagione". Gli fa subito eco Civolani dalla trasmissione radiofonica Quasi Gol: "Campagna acquisti incomprensibile, serve un giocatore che faccia gol". E scusate se il Bologna si è messo in squadra quattro nuovi attaccanti come Di Francesco, Verdi, Krejci e Sadiq.. Fa molto sorridere anche l'uscita del Civ del 21 luglio, quando afferma con toni perentori." Il Torino ha preso Lijaic e Iago Falque, la Lazio Immobile, l'Atalanta Paloschi, l'Empoli Gilardino. Noi Verdi e Di Francesco (vero, proprio scarsi!). Diawara? Non c'è nessuna offerta se non quella misera della Roma. Per il guineano ora non ti danno nemmeno 10 mln". E infine la ciliegina del 28 agosto: " E' stato fatto un mercato clamorosamente sbagliato. Un mercato non fatto da Corvino, non fatto da un Ds, né da Saputo. Un mercato fatto da chi non è capace di farlo".
Ebbene, la critica è un diritto sacrosanto in uno Stato democratico: ma usare un po' di pazienza, giudicare "cum grano salis" come dicevano i Latini e aspettare qualche partita prima di tranciare giudizi affrettati, proprio noo..??? Come si può avere la pretesa di giudicare qualcosa che ancora non si conosce?? E allora, mi spiace per tutti i menagrami e i pessimisti cosmici, ma ora meritate la gogna mediatica per le brutte uscite fatte a gogò..!!!
Marco Di Simone
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