Una delle poche note liete della partita di domenica contro l'Inter è stata sicuramente la prestazione di Bruno Petkovic, nuovo arciere della formazione di Donadoni. Chiamato a sostituire Mattia Destro, l'attaccante croato ha iniziato a carburare col passare dei minuti fino a diventare il principale ispiratore di tutta la manovra d'attacco e a risultare, alla fine del match, il migliore in campo dei suoi. Tanto che Donadoni lo ha pubblicamente elogiato:"Mi è piaciuto, lui non è una prima punta e deve avere l'idea di andare a finalizzare perché ha i mezzi tecnici per farlo. Sono contento di lui, prestazione positiva".
Bruno, dal canto suo, ha dichiarato quanto segue alla fine dell'incontro:
"Cercavo di trovare la giusta posizione in campo e all'inizio non era facile perchè loro sono bravi in anticipo e marcatura. Nel secondo tempo sono entrato di più nella manovra del gioco e sono riuscito a dare ai compagni quell'appoggio che serviva per tenere palla. Qualche occasione l'abbiamo avuta, comprese un paio di punizioni dal limite che potevamo sfruttare meglio (riferimento a Verdi, visto che anche lui calcia le punizioni..?).E' un periodo in cui gli episodi ci girano contro, l'unico modo per uscirne è continuare a lavorare e a faticare. Mentalmente ci manca qualcosa, sotto l'aspetto della convinzione e della sicurezza".
Centro! Eh sì, il ragazzo ha toccato proprio il tasto giusto: vuoi i tanti errori individuali, vuoi le sviste arbitrali in serie, a questa squadra comincia a mancare la fiducia nei propri mezzi, nella capacità di poter determinare le situazioni. E' quindi, di conseguenza, è arrivato l'inevitabile blocco mentale.
"Cercavo di trovare la giusta posizione in campo e all'inizio non era facile perchè loro sono bravi in anticipo e marcatura. Nel secondo tempo sono entrato di più nella manovra del gioco e sono riuscito a dare ai compagni quell'appoggio che serviva per tenere palla. Qualche occasione l'abbiamo avuta, comprese un paio di punizioni dal limite che potevamo sfruttare meglio (riferimento a Verdi, visto che anche lui calcia le punizioni..?).E' un periodo in cui gli episodi ci girano contro, l'unico modo per uscirne è continuare a lavorare e a faticare. Mentalmente ci manca qualcosa, sotto l'aspetto della convinzione e della sicurezza".
Centro! Eh sì, il ragazzo ha toccato proprio il tasto giusto: vuoi i tanti errori individuali, vuoi le sviste arbitrali in serie, a questa squadra comincia a mancare la fiducia nei propri mezzi, nella capacità di poter determinare le situazioni. E' quindi, di conseguenza, è arrivato l'inevitabile blocco mentale.
Petkovic ha concluso osservando:"Mi occorre sempre la giusta tensione per dare il meglio di me stesso. Già quando ero più giovane, quattro anni fa, ho giocato in Serie A contro la Juventus e la Lazio; ma ora mi sento un giocatore diverso, più pronto e cresciuto". E lo si è visto bene nelle situazioni in cui Bruno si è disimpegnato palla al piede, dimostrando personalità e facilità nel creare spazi per i compagni di reparto. Ecco, proprio questa dote potrebbe rivelarsi determinante per proporsi in coppia con Mattia Destro, che a quel punto sì che sarebbe libero di agire da terminale offensivo della squadra e disporre finalmente di quelle limpide occasioni da rete che oggi, purtroppo, latitano ad ogni partita.
Marco Di Simone
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