Il Bologna, per far fruttare economicamente il restlying dello stadio, oltre all'Antistadio e ai Prati di Caprara, punta anche a sfruttare al massimo i nuovi spazi commerciali che saranno creati all’interno del Dall’Ara una volta completata la ristrutturazione. In ballo, stando alle stime contenute nel progetto consegnato dal club di Saputo alla Soprintendenza, ci sono quasi 9.000 metri quadrati. E non si tratta della valorizzazione di spazi già esistenti o di una riconversione di locali oggi utilizzati in modo differente, bensì di superficie commerciale che sarà creata ex novo all’interno della struttura storica dell’impianto.
La chiave di tutto risiede nelle due curve, che secondo il progetto messo a punto dall’architetto Zavanella saranno demolite e ricostruite per avvicinarle al terreno di gioco. Un’operazione che tiene insieme due esigenze: quella di permettere agli spettatori della curva di vedere la partita da più vicino e quella di ricavare, al di sotto delle gradinate, servizi e spazi commerciali in grado di garantire importanti incassi economici.
L’altra parte fondamentale nei piani del club rossoblù è costituita dall’Antistadio, individuata come una delle due aree compensative oggetto di trattativa con il Comune. In quello che oggi è il centro sportivo Lucchini è prevista la costruzione di un edificio a due piani da 12mila metri quadrati (6.000 per piano) con finalità commerciali, dal cui affitto il Bologna si aspetta un incasso di tutto rispetto. A fianco, nell’area occupata dal parcheggio dell’Antistadio, oggi chiuso fino a data da destinarsi, sarà realizzata una nuova struttura per la sosta da 7.000 metri quadrati, anch’essa su due piani.
Marco Bonciani.
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