venerdì 2 febbraio 2018

IL BOLOGNA DEL GIRONE DI RITORNO: STESSO MOTORE DELL'ANDATA MA CON PIU' CAVALLI!






Buonasera, cari amici e amiche del Bfc!!!
Confesso che sto ancora sorridendo nel rileggere alcuni commenti che hanno accompagnato l'ultima sessione di mercato.. Eh sì, perché a questo giro opinionisti e commentatori sportivi sono rimasti tutti con il cerino in mano, scottati dalle loro supposizioni pretestuose e senza alcun fondamento. Tutte le congetture sulla volontà del Bologna di fare cassa sono state spazzate via come foglie al vento, considerato che da attore passivo delle vicende di mercato il Club di Saputo si è rivelato uno dei protagonisti principali di questa finestra invernale. 
Diciamoci la verità: quanti tra gli stessi tifosi avevano tratto conclusioni affrettate parlando di rinnegamento del progetto della prima ora, di sostanziale continuità con le gestioni precedenti (che vendevano i giovani migliori), di giocatori mercenari e senza attaccamento alla maglia.. Dunque: il Bologna ha acquisito le prestazioni sportive di 4 giocatori che, chi per un motivo chi per l'altro, hanno voluto venire qui ad ogni costo. Ha trattenuto Donsah, dato già a Torino da molti. Non ha forzato la cessione di Verdi, per il quale era stata presentata un'offerta molto importante e ha anche mandato a giocare Petkovic e Okwonkwo, onde evitare che venissero esclusi dalle rotazioni di Donadoni. Non dimentichiamoci infine che è stato integrato in rosa un attaccante possente e capace di puntare la porta come Felipe Avenatti, già protagonista con la maglia della Primavera contro l'Inter e la Juventus: gol all'una e gol all'altra.
A ben considerare, la Società rossoblu ha mantenuto lo stesso motore del girone di andata ma ha aggiunto dei cavalli in più per assicurarsi una spinta maggiore verso l'obiettivo del decimo posto. Peccato soltanto per l'uscita inaspettata di un "Grande" come Mimmo Maietta, uno dei simboli della rinascita rossoblu dalle ceneri della Cadetteria. Ma un gladiatore come lui non poteva eclissarsi prima di combattere un'ultima battaglia in quel di Empoli. A lui va il nostro affettuoso tributo e un arrivederci tra qualche tempo come valoroso dirigente del Management rossoblu.  

Marco Di Simone 



 






Nessun commento:

Posta un commento