di Mario Piromallo
Parte il girone di ritorno e il BFC
gioca alle 12,30 la sua partita sul campo del Torino che ha cambiato 2 giorni
fa l’allenatore.
Sulla panchina dei granata il poco simpatico Mazzarri che torna in Italia dopo 3 anni di esilio e confesso che vederlo
sorridere dopo il 3° gol della sua squadra mi ha provocato nausea e fastidio.
Mister Donadoni
schiera un BFC con la difesa a 4; con
Mirante in porta sono in campo sulle fasce Kraft che torna a destra e Mbaye che
viene dirottato sulla sinistra per sostituire Masina squalificato.
Non c’è una giornata in cui non ci sia
uno squalificato nelle file del BFC.
Al centro Gonzales e Helander con
Pulgar e Poli interni di centrocampo.
Mentre in fase offensiva sono
schierati Verdi, Palacio e Di Francesco che supportano Destro al centro dell’attacco.
Il campo di gioco è in pessime
condizioni e si assiste a innumerevoli scivolate specialmente da parte dei
petroniani.
Un 1° tempo giocato male dal BFC. In
pratica i ragazzi di Mister Donadoni non entrano in partita a parte un paio di
buone verticalizzazioni e una ripartenza di Palacio fermata con le cattive da
Burdisso.
Al 39° minuto giunge il gol granata di
De Silvestri che scaturisce da una punizione concessa con benevolenza dal
direttore di gara.
Parte il 2° tempo e il BFC continua
a non giocare come potrebbe anche se Verdi con un controllo in area granata si
prende un rigore, il 1° dell’annata, che porterebbe la partita in parità e
invece Pulgar si fa parare il tiro da Sirigu. Rigore calciato malissimo, a
mezza altezza e neanche angolato.
Da qui solo errori tecnici da parte
dei ragazzi di Donadoni che in ogni azione ne piazzano almeno uno; Tutte le
buone cose che potrebbero nascere vanificate da un controllo maldestro da una
valutazione superficiale o da un appoggio errato.
Oggi direi che non si salva proprio
nessuno nella melma di una partita che ha visto il BFC, anzi che non ha visto
il BFC in campo.
Un plauso, come sempre, ai tifosi
del BFC che arrivano in un migliaio nello stadio del Torino e nonostante il
brutto spettacolo offerto dalla squadra non smettono mai di incitare.
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