giovedì 11 maggio 2017

LA PRIORITA': UN CENTROCAMPO DA RIFONDARE




La conclusione della stagione è ormai alle porte e la dirigenza rossoblu ha iniziato i primi sondaggi di mercato al fine di poter colmare le lacune emerse durante tutto l'arco del campionato. Premesso che Roberto Donadoni non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza nel 2018 e sarebbe auspicabile che ciò avvenisse a stretto giro per togliere ogni dubbio sul ruolo centrale dell'allenatore all'interno del progetto del Club, sarà determinante capire i margini economici entro i quali dovrà muoversi Bigon per operare la campagna di rafforzamento, anche attraverso l'opportuna valutazione delle richieste che dovessero arrivare per alcuni giocatori reputati non fondamentali. 
Il reparto dove bisognerà intervenire in maniera decisa sarà senz'altro il centrocampo: a parte Saphir Taider, che dovrà essere obbligatoriamente riscattato dall'Inter, ed il buon Adam Nagy, il più costante dei centrocampisti fintanto che il fisico lo ha sorretto, gli altri componenti della mediana rossoblu sono tutti sospesi tra un'improbabile conferma e la possibile cessione. 
Servirà sicuramente un degno sostituto di Dzemaili, un giocatore di personalità e carisma che sappia prendere per mano la squadra ed essere un punto di riferimento per i più giovani. Ma serviranno anche un paio di giocatori che sappiano aggiungere ritmo e nerbo ad un reparto che manca della capacità di aggredire i portatori di palla avversaria (un Diego Perez per essere espliciti!) e di innescare i giusti movimenti per l'azione d'attacco (un giocatore alla Ilicic o alla "Papu" Gomez). Perché puntare il dito contro gli attaccanti è un'esercizio sempre facile ed attuale, tanto più quando segni in tutta la stagione la miseria di 36 gol (giusto quattro in più del Pescara..), ma la responsabilità è da ricercare soprattutto nell'incapacità della squadra di produrre gioco attraverso il possesso palla e dei rapidi capovolgimenti di fronte in grado di sorprendere l'avversario. Certo, se lo attacchi sempre a difesa schierata è dura per chiunque fare gol, a prescindere da chi hai davanti come terminale offensivo.   
Con un paio di buoni centrocampisti, un centrale esperto e un alter ego di Mattia Destro che non può essere evidentemente né Petkovic, né Sadiq, si potrà senz'altro riuscire a costruire qualcosa di veramente valido in vista della prossima stagione. Sempre confidando nella definitiva consacrazione di quei ragazzi di sicuro talento come Verdi, Krejci, Mbaye, Donsah, Nagy e Di Francesco.


Marco Di Simone






            

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