L'allenatore rossoblu non le manda a dire ai suoi giocatori ed anzi ha approfittato dell'ennesima prestazione incolore contro il Milan per esternare urbi et orbi la sua grande insoddisfazione per l'atteggiamento tenuto da alcuni componenti della rosa durante tutto l'arco della stagione. Secondo Donadoni la partita contro i rossoneri è stata la riprova di quanto da lui osservato dall'inizio del campionato, dove in troppi hanno palesato rassegnazione, passività e mancanza di concentrazione nei momenti clou delle partite: disimpegni sbagliati a gogò, palle perse durante la fase di impostazione, falli inutili ed anche qualche espulsione cercata (aggiungo io!) che ha costretto i compagni a rimanere spesso in inferiorità numerica.
Del resto il Mister ritiene di aver dato possibilità a tutti:"Chance le abbiamo avute tutti, alla fine bisogna anche fare dei conti e questi portano a fare delle scelte che per alcuni possono essere meno positive che per altri, ma che sono le regole del gioco. Le mie riflessioni sono riferite a tutta la stagione, non solo alla partita contro il Milan. Questi ulteriori tasselli servono solo a creare più convincimenti in un senso o nell'altro, per chi ha fatto bene e per chi non lo ha fatto come ci si aspettava. Ed è giusto che queste riflessioni portino poi a fare delle valutazioni in termini di mercato, vedremo poi se ci sarà la fattibilità". Ma su un punto Donadoni non intende transigere:"Vedere appagamento nei giocatori mi disturba e non lo accetto: ogni domenica ci sono tre punti in palio e la possibilità di risalire ulteriormente la classifica. Con me i giocatori devono avere sempre questo tipo di idea e di mentalità.Se questa idea fatica ad esserci ci si può lavorare volentieri, ma se capisco che non ci sono i presupposti questi giocatori non possono e non debbono rimanere". Dunque parole forti e dirette, come mai Donadoni aveva pronunciato fino ad oggi. Con tutta probabilità, prima ancora di parlare di nuovi giocatori con Saputo, l'allenatore chiederà alla Società di trovare una sistemazione a quei giocatori che più lo hanno deluso in stagione, onde evitare di dover convivere nuovamente con le stesse problematiche di questo campionato. La lista dei cedibili non è stata resa nota e non lo sarà mai ai tifosi per ovvie questioni di opportunità, c'è dietro l'immagine dei giocatori e anche la strategia di mercato da tutelare. Ma stando a quanto affermato da Donadoni, la "Black List" è già pronta da tempo e poggia ora su riflessioni più solide e meditate. Il direttore Bigon dovrà essere perciò abile a saper collocare altrove anche quei giocatori, indicati da Donadoni, che non dovessero ricevere offerte di mercato. Basterà infatti mandarli a giocare in prestito per una stagione e da lì capire se possano essere prospetti su cui poter tornare a contare, o meno, in un prossimo futuro.
Marco Di Simone
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