Alla vigilia dell'importante sfida contro la Roma, Claudio Fenucci ha parlato ai microfoni di Sky, dicendo:
“Le partite contro club in cui hai lavorato sono sempre particolari:
ritrovi tanti vecchi amici e c’è sempre una rivalità più accesa del
solito. Aldilà delle questioni personali, però, è una partita importante
per noi, perché quest’anno abbiamo raccolto poco contro le grandi e
vorremmo invertire la tendenza anche per dare una soddisfazione ai
nostri tifosi che se lo meritano.
Donadoni? Non è solo il contratto a
legarci, ma una visione comune del lavoro da fare. Siamo in perfetta
sintonia sulle strategie di fondo, anche per quanto riguarda il suo
lavoro sulla personalità dei giocatori più giovani che ovviamente hanno
bisogno di tempo per crescere e per diventare sempre più forti. Un
confronto tra i due club che hanno in comune una proprietà straniera?
Sicuramente ci sono elementi comuni nella visione strategica, a
cominciare dall’idea che gli investimenti sulle strutture siano
necessari per la crescita del club. Poi chiaramente sono diverse le
esperienze personali e gli approcci degli azionisti: Pallotta viene dal
mondo della finanza, Saputo da quello dell’industria. Di sicuro
l’insegnamento che il nostro calcio può trarre dalla tradizione sportiva
nordamericana è quello di lavorare per una graduale riduzione del
divario economico tra i club e di conseguenza per una distribuzione più
meritocratica delle risorse. Sono i temi che stiamo affrontando in Lega:
attualmente, tolta la quota comune, i ricavi provenienti dalla vendita
dei diritti media sono distribuiti per il 40% in base a fattori non
modificabili. Il fatto di non tenere adeguatamente conto dei risultati
sportivi rende poco scalabile il sistema e questo purtroppo limita
l’appetibilità della Serie A per gli investitori esteri. Il momento di
Destro? Quello su Mattia è stato l’investimento più cospicuo del nostro
progetto tecnico. Poi è vero che il suo percorso bolognese è stato
caratterizzato anche da momenti difficili e da una buona dose di
sfortuna. Destro deve solo rendersi conto che è un grandissimo
centravanti e che può ritornare ai suoi livelli. Lo deve prima di tutto a
se stesso. E sarebbe bellissimo se già domenica ritrovasse il gol”.
Marco Bonciani.
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