Intervenuto in mixed-zone alla fine della partita contro la Roma, il direttore Bigon ha rilasciato qualche battuta sull'attuale situazione della squadra. Di seguito le sue principali considerazioni:"Credo che il 3-0 sia troppo, per le occasioni che abbiamo creato uno o due gol ci spettavano. Loro sono bravi davanti e quando gli lasci il contropiede perché stai cercando di recuperare è più facile che loro facciano il 3-0 che tu due gol". Gli chiedono della stagione negativa di Mattia Destro e lui:"Non c'è niente di strano, che non vada. Semplicemente è un ragazzo che fatica in una stagione con grandi aspettative da parte della piazza, della Società e anche di sé stesso. Soffre un po' la mancanza del gol e di prestazioni particolarmente buone. Se la squadra non lo serve bene? Noi siamo messi molto bene nelle classifiche dei cross, abbiamo giocatori che giostrano vicino a Mattia e sono abbastanza bravi nella rifinitura e ad andare sugli esterni. Sforniamo sufficienti palloni là dentro". Ma il Ds bolognese non butta la croce sul suo centravanti:"Ricondurre sempre a Destro sia le cose buone che quelle negative della squadra lo trovo riduttivo: non può essere il capro espiatorio di ogni situazione". Sul prosieguo in campionato osserva:"Vorrei vedere altre sette partite come quella di oggi dal punto di vista della voglia di fare: chiaro che lo spirito di oggi è quello di una squadra viva, che nonostante la forza dell'avversario ha messo in campo tante cose buone. Ci è mancata la zampata contro qualche grande per poter rendere la stagione particolarmente buona, con 4-5 punti in più saremmo vicini al decimo posto e sarebbe una buonissima situazione. Il mio amico Rafa Benitez dice che la personalità non si compra al quarto piano del Corte Ingles, che è un centro commerciale in Spagna. Se chiedi alla Roma ti dicono che manca la personalità e al Real Madrid altrettanto.La personalità manca a tutti, io credo che questa squadra abbia piuttosto avuto un calo di intensità mentale durante il campionato, questo sì". Infine due battute sul prossimo anno:"E' chiaro che qualcosa va fatto e vogliamo fare. Ed è altrettanto chiaro che nelle intenzioni non c'è la volontà di cambiare molto e di stravolgere la squadra, che ha bisogno di crescita, continuità e tempo per diventare più forte. Da dove arriveranno i fondi? Sempre dallo stesso posto, che è il Canada; dobbiamo sempre riconoscere grande vicinanza al Club da parte del Presidente, per i grandi investimenti fatti. Oggi il Bologna sta andando verso un periodo in cui bisogna limitare al massimo gli esborsi economici da parte della proprietà, che comunque ci sono e ci saranno. E quindi cercare di finanziarci per quanto possibile da soli o con operazioni alla Dzemaili, giocatore arrivato praticamente a zero, facendo un'operazione molto poco costosa. Non è impossibile migliorare le squadre senza investire milioni, è ovvio che se ci sarà bisogno il Presidente sarà sempre vicino a noi".
Alla stregua di queste affermazioni è lecito ritenere che la Società proverà a trattenere tutti i migliori giovani oggi presenti in rosa, ma che non escluda a priori la possibilità di cedere qualsiasi giocatore a fronte di importanti plusvalenze per le casse del Club. Che a quel punto sarebbero reinvestite totalmente nel potenziamento della squadra, come già successo con la cessione di Diawara.
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