"Addio Campione. Il Bologna piange uno dei suoi figli più amati, di ogni tempo.." Con queste parole il sito del Club saluta il terzo bomber rossoblu di tutti i tempi, l'eclettico Campione dell'ultimo scudetto del 1964. Ma chi era Ezio Pascutti, per chi come me non ha avuto la fortuna di apprezzarne le gesta in campo?
La sua storia con la maglia del Bologna inizia nell'estate del 1954, quando Renato Dall'Ara lo acquista dal Torviscosa per tre milioni e mezzo. Il suo esordio in Serie A è datato 1 gennaio 1956, Vicenza-Bologna 2-3: Pascutti segna il gol del momentaneo 0-3 per il Bologna al 33' del primo tempo. Nella sua prima stagione da "prof" il suo score parla di 18 presenze e 11 reti, un evidente saggio delle sue spiccate doti realizzative che lo avrebbero condotto fino alla maglia azzurra. La sua caratteristica principale era la grande scelta del tempo con cui andava sul pallone, anticipando l'intervento del marcatore di turno e rubando quell'attimo che gli permetteva di segnare gol memorabili. Come quello segnato in tuffo all'Inter, con cui batte sul tempo Tarcisio Burnich e si lancia in un plastico volo con il corpo parallelo al terreno di gioco!! O anche come la doppietta segnata all'Austria al suo esordio in Nazionale, che consentì all'Italia di battere (addirittura in casa loro) gli austriaci dopo ben 27 anni! Nel 1961 fu tra gli artefici della conquista della Mitropa Cup; nella stagione successiva iniziò segnando per 10 giornate consecutive, record che è resistito per ben 32 anni fino a che non è stato superato da Gabriel Batistuta (suo grande fan, tra l'altro). Dopo aver totalizzato 18 presenze e 14 reti nel 1962-63, arrivarono 25 presenze ma solo 8 gol nella successiva stagione dello Scudetto di "Fuffo" Bernardini: pur risultando un grande protagonista della vittoria del titolo, già in quella stagione iniziarono per il nostro i primi problemi che lo portarono poi al ritiro 5 anni più tardi: i ricorrenti guai alle ginocchia, lo scontro in Nazionale con il terzino russo Dubinski (Pascutti reagì ad un brutto fallo e fu espulso al 25'), infine l'infortunio che lo tenne fuori nel memorabile spareggio all'Olimpico contro l'Inter di Helenio Herrera.
Ma di Ezio Pascutti a tutti noi tifosi rimarrà per sempre il ricordo di una bandiera che, alla stessa stregua di Giacomo Bulgarelli, ha voluto legare indissolubilmente la sua carriera alla maglia del Bologna. Di un attaccante con un coraggio e una determinazione fuori dal comune, che non aveva timore di nulla e di nessuno. E che segnava oltretutto dei gol di una bellezza straordinaria, da cineteca. Ciao Ezio, ora riposa in pace.. E se puoi, veglia da lassù sul tuo amato BFC!!!
Marco Di Simone
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