Ancora una volta, dopo le buone intuizioni su Simone Verdi, Federico Di Francesco, Bruno Petkovic e Filip Helander, lo Scouting di Riccardo Bigon ha avuto il merito di individuare e di portare sotto le Due Torri un'altro prospetto interessantissimo, un'altro "Diamante" da sgrezzare: ORJI OKWONKWO!! Ma chi è il ragazzo che domenica sera ha reso felice la trasferta dei 3.000 accorsi a sostenere la squadra a Reggio Emilia??
Nato a Benin City (Nigeria) il 19 gennaio 1998, il giovane attaccante viene notato all'età di 12 anni dai tecnici della Football Club Academy di Abuja, il cui proprietario è quel famoso imprenditore ligure di nome Gabriele Volpi, accostato in passato a possibili trattative per l'acquisto del BFC. Tra i 12 e i 15 anni Orji cresce e si struttura fisicamente segnando gol a raffica nei campionati giovanili e nei tornei internazionali, in cui viene notato dagli osservatori di Arsenal, Chelsea e Tottenham che gli fanno anche sostenere dei provini. Ma il suo agente Oliver Arthur lo sconsiglia in quel momento dall'andare in Inghilterra, reputando una mossa poco intelligente catapultarsi nella realtà frenetica della Premier League. Dopo la conquista del Mondiale U.17 in Cile, in cui Okwonkwo segna un gol strepitoso contro il Messico in Semifinale, la riflessione che il suo agente fa è che sia meglio trovare un Club italiano che punti forte sui giovani e che sia capace di gestire in modo graduale il suo inserimento nel calcio dei professionisti. E così, dopo il Torneo di Viareggio 2016 si fa sotto con grande tempismo il nostro Direttore Bigon e per la cifra di 600.000 euro si aggiudica le prestazioni del nigeriano!!
Cosa ha fatto sì che Orji accettasse senza problemi Bologna? Innanzitutto la presenza del suo compagno di nazionale Sadiq e quella dell'altro connazionale Donsah. In secondo luogo il progetto tecnico che il Bologna ha pensato su di lui, con un veloce passaggio nella Formazione Primavera (4 gol in 6 partite disputate) e l'immediata aggregazione in pianta stabile alla rosa di Prima Squadra. Si narra che Donadoni sia rimasto letteralmente stregato sin dalla prima volta che ha visto giocare il ragazzo, impressionato dalla sua incredibile forza esplosiva e dalla naturalezza con cui riesce a controllare il pallone. Dovesse migliorare col tempo anche nel gioco aereo, la sua altezza di 1,85 mt. gli potrebbe consentire di diventare temibile, perché no, anche come punta centrale.
Per il momento a noi va benissimo così!!!! Un quarto d'ora, i venti minuti finali del match e lui che entra come un uragano a scompaginare i piani dell'allenatore avversario! Vero Christian Bucchi?? Il tecnico neroverde aveva ben imbrigliato il gioco del Bologna ma non aveva considerato il fattore "O" di Donadoni! C'è da immaginare che dopo aver fatto già la bocca al pareggio, al gol di Orji abbia esclamato: "Oh cavolo..!!"
Marco Di Simone
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