Ebbene, alzi la mano chi ieri sera non si è divertito nel vedere la "provinciale" Atalanta impartire un'autentica lezione di calcio alla Corazzata bianconera!! Troppo bello, verooo..???
Bello vedere i ragazzi di Gian Piero Gasperini rubare palla agli osannati campioni di Allegri; addirittura entusiasmante osservare l'arrembante manovra offensiva con cui gli orobici hanno assediato per tutto l'incontro l'area di rigore juventina. Non solo bel gioco, ma anche tanta tanta efficacia, sostanza, concretezza: un rotondo 3-0 che non ammette spazio alle repliche!!
E proprio osservando in diretta il bel gioco dell'Atalanta, non mi sono potuto esimere dal considerare quanto conti oggi, per una squadra di calcio, la "mano" del proprio allenatore: sul piano della preparazione fisica, della mentalità, dell'identità di squadra, del coraggio.
A ben vedere, tanti aspetti di cui l'altro giorno ha parlato in conferenza stampa Siniša Mihajlović e di cui, invero, mai abbiamo sentito parlare il suo predecessore. Concetti come quello di "giocare per vincere, piuttosto che per non perdere", di "schierare la difesa alta per alzare il baricentro del gioco di 20 metri", di "abbandonare la timidezza" non appartengono certo al credo calcistico di Pippo Inzaghi. Il quale, e questo è un dato inconfutabile, ha allenato quotidianamente e per ben 6 mesi la squadra senza riuscire a costruire nulla. Un Gasperini al contrario, praticamente!
E allora ben venga chi predica il "Verbo" del calcio giocato, chi vuole arrivare al risultato partendo dal gioco, chi vuole lottare per ribaltare le sorti della stagione. L'Atalanta di Gasperini è naturalmente il modello a cui tutti gli allenatori dovrebbero ispirarsi, l'interpretazione perfetta del sistema di gioco moderno. L'organizzazione ti aiuta a vincere perché è un mezzo per arrivare al risultato con più facilità. Questo Gasperini lo ha capito da tempo immemore e ne ha fatto un suo costante credo calcistico: chi non ricorda, prima di adesso, l'altrettanto importante ciclo aperto dal 2006 al 2010 al Genoa??
Avendo sentito le parole di Miha durante la presentazione, sono assolutamente sicuro che proverà ad infondere da subito un minimo di ordine e di disciplina tattica ai suoi giocatori; che metterà ognuno a proprio agio schierandolo nel ruolo che più gli è congeniale (non certo Mbaye quinto, Poli terzino o Orsolini mezzapunta); che preparerà bene la partita e leggerà al meglio le situazioni in campo (azzeccando cambi di modulo in gara e sostituzioni); che trasmetterà ai ragazzi positività, fiducia nei propri mezzi, coraggio, determinazione.
Non abbiamo la pretesa di diventare improvvisamente come l'Atalanta, ma senz'altro quella di riuscire a giocarcela contro tutti, a fare punti su ogni campo e a costruire, partita dopo partita, il nostro percorso verso la salvezza. Che quest'anno varrà per noi come uno Scudetto, o forse più..!!
Non dimenticherò mai l'espressione di imbarazzo e di sconcerto di Joey Saputo durante l'ultima conferenza stampa, quando ha realizzato in diretta la drammaticità della situazione. Forse sbaglierò e sono pronto a chiedere pubblicamente venia per questa considerazione: a mio modesto avviso questa forte presa di coscienza di domenica da parte di Saputo vale molto più di mille rassicurazioni sul nostro futuro!
SE CI SI SALVA, STAVOLTA SI SVOLTA ALLA GRANDEEEE!!!!!
Non dimenticherò mai l'espressione di imbarazzo e di sconcerto di Joey Saputo durante l'ultima conferenza stampa, quando ha realizzato in diretta la drammaticità della situazione. Forse sbaglierò e sono pronto a chiedere pubblicamente venia per questa considerazione: a mio modesto avviso questa forte presa di coscienza di domenica da parte di Saputo vale molto più di mille rassicurazioni sul nostro futuro!
SE CI SI SALVA, STAVOLTA SI SVOLTA ALLA GRANDEEEE!!!!!
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