Riccardo Bigon nella giornata di ieri ha rilasciato un'ampia intervista radiofonica a RMC Sport, toccando molteplici temi dalla posizione dell'allenatore, all'inserimento di Federico Santander, al momento di Mattia Destro e agli eventuali interventi sul mercato di gennaio.
Di seguito le sue considerazioni più importanti: "Prendere Inzaghi ha rappresentato un cambio di rotta abbastanza importante, finalizzato proprio alla possibilità di aprire un nuovo progetto, un nuovo percorso. Per questo abbiamo scelto un allenatore giovane, comunque con tanta ambizione, con tanta voglia, con la possibilità di costruire qualcosa qui a Bologna".
Sulle attuali difficoltà della squadra il Direttore ha commentato: "Purtroppo in questo momento stiamo raccogliendo meno rispetto a quello che è stato espresso sul campo, il campionato di Serie A è molto competitivo, molto difficile, quindi diciamo che un po' è normale che stiamo affrontando qualche difficoltà; è altrettanto normale che dobbiamo migliorare. Secondo me, e penso di non essere l'unico a vederla, la squadra sta crescendo, sta facendo sempre meglio, sta trovando una sua identità precisa.. insomma, il lavoro del Mister comincia a vedersi. E' normale che ci volesse del tempo, perché oltre all'allenatore abbiamo cambiato tanti giocatori. Siamo ancora un cantiere aperto da questo punto di vista però mi sembra che dalle sensazioni che viviamo giorno per giorno il percorso è quello giusto e siamo fiduciosi che nel prosieguo le cose miglioreranno".
Sulla posizione di Inzaghi, se le cose dovessero andare male con il Chievo:"Il giorno in cui in Italia succederà che i risultati non arrivino con grande continuità e non si parlerà di cambio di panchina, dovremo fare tutti quanti un salto sulla sedia. Ormai è una normalità, è il nostro modo di intendere il calcio. In Italia è così, il tempo di lavorare non c'è, non si dà in tutti i sensi, si valuta il risultato prima di ogni cosa e dunque dobbiamo accettarlo ed agire di conseguenza. Noi lo ripeto, siamo soddisfatti del modo di lavorare del Mister, siamo soddisfatti del percorso che stiamo facendo insieme. Chiaro dobbiamo migliorare sempre di più, ma ci sono tutti gli ingredienti per raggiungere i nostri obiettivi che come abbiamo detto più volte, sono quello di raggiungere la salvezza prima possibile, per vedere poi la stagione come si può presentare e cosa si può fare in futuro anche come Club".
Sull'impatto di Santander con il calcio italiano, "una scommessa per cui si può passare all'incasso" (parole del commentatore in studio):"Chiaramente non spetta a me giudicare le operazioni che abbiamo fatto noi, ma credo che le sue prestazioni siano davanti gli occhi di tutti, stiamo parlando di un titolare della Nazionale paraguayana, non è che sia l'ultimo degli arrivati. Ha più Europa League e Champions lui di tutta la squadra, se togliamo Palacio. E' chiaro, quando non si ha un nome, quando non si ha anche, diciamo così, una pubblicità di un certo livello, è normale che ci sia un po di scetticismo, fa parte del gioco. E' normale e penso sia anche giusto. In questo momento Federico si sta guadagnando la stima di tutti, anche per il suo atteggiamento combattivo e generoso. Questo alla gente piace".
Infine, una riflessione su Mattia Destro, un giocatore che ha avuto un percorso stranamente differente rispetto alle aspettative:"E' chiaro che non è facile rispondere, a volte nelle dinamiche di una carriera si vanno ad innescare determinate situazioni che bloccano e rendono difficile esprimere tutte le proprie qualità. Nessuno ha mai discusso e penso possa discutere le qualità del calciatore, se si osserva quello che ha fatto vedere in passato. In questo momento Mattia trova un po meno spazio rispetto alle stagioni passate, ma si allena bene e si fa voler bene da tutti perché ha sempre un atteggiamento positivo". Ultimissima sul mercato di gennaio:"In linea di massima non saremo molto attivi perché la rosa è numericamente completa nei ruoli e nelle qualità. E' chiaro che che se poi le cose vanno bene sei meno portato a fare interventi, se vanno meno bene sei più portato. Come sarà la situazione di classifica a gennaio, quello determinerà come dovremo intervenire sul mercato".
Marco Di Simone
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