Incoraggiati da uno sfavillante avvio di stagione, dove un determinatissimo Mattia Destro ha svolto per la prima volta tutta la preparazione con i propri compagni di squadra, noi tifosi rossoblu abbiamo giustamente gradito la "lieta novella" e accantonato ogni pensiero sulla forma fisica del nostro Bomber. Ecco però, proprio sul finire del soggiorno in Trentino, riapparire i vecchi fantasmi del passato.. Forse un bendaggio troppo stretto, forse qualche scatto di troppo e zac! E' riapparso il dolore al piede destro (ironia della sorte!) precedentemente infortunato.
Peccato perché il centravanti si è presentato in ritiro tirato a lucido dal lavoro personalizzato svolto a fine giugno a Casteldebole ed è sembrato a tutti voglioso e determinato come non mai. NON CI VOLEVA!!
Ciò che interessa davvero capire, a questo punto, è se il fastidio sia legato solo a fatti contingenti di questi ultimi giorni di preparazione o se rappresenti piuttosto un postumo da mettere in correlazione con l'infortunio subito a S.Siro nel 2016 ad opera di Miranda. Ricordiamo, a beneficio di chi ci legge, che all'epoca gli esami evidenziarono la frattura scomposta della falange prossimale del terzo dito del piede destro e Mattia saltò gli ultimi due mesi di campionato ed una piccola parte del campionato successivo. Oltre che tutta la preparazione pre-campionato.
Siccome anche le condizioni di salute di quel Felipe Avenatti che dovrebbe rappresentare il suo vice continuano a destare perplessità nello Staff sanitario, è evidente che Bigon e Donadoni dovranno subito sviluppare qualche ragionamento in più sul reparto d'attacco. Non potendo riporre tutte le loro speranze realizzative sulla buona salute di Destro e non potendo rischiare di ripercorrere problemi già ampiamente vissuti in precedenza, leggi la cronica sterilità della manovra offensiva e la perenne difficoltà a finalizzare la mole di gioco prodotta dalla squadra.
Marco Di Simone
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