"Saputo plumone, tira fuori la pilla"... "Con gli investimenti sulle strutture non si vince nulla"..."Bologna succursale del Montreal" ....Quante ne abbiano lette e sentite in questi primi tre anni di Joey Saputo alla guida del Bologna?
La realtà è oggi sotto gli occhi di tutti, qui nulla sembra più essere affidato al caso e tutto viene analizzato quotidianamente con la lente d'ingrandimento con l'intento di riportare il Club nell'Elite del calcio che conta. Certo, la perplessità di quella frangia di tifosi che ancora dice "Se vedo, credo" potrà essere vinta solo con il tempo, con le vittorie e con una qualità sempre crescente dei risultati sportivi della squadra. Intanto ci sono le parole di Andrea Poli, neo-acquisto presentato oggi pomeriggio a Castelrotto:"Penso che la città e la squadra abbiano un grande potenziale. Avevo deciso di venire da due mesi, da quando il mio procuratore mi aveva parlato di questo progetto. Ora che sono arrivato posso dire di aver fatto la scelta giusta, la squadra lavora bene e le strutture sono fantastiche. Poi avere l'Isokinetic a due passi è un vantaggio enorme per un giocatore".
E poi tira fuori un'affermazione di quelle forti, di quelel che faranno breccia nel cuore dei suoi nuovi tifosi:"IL BOLOGNA NON HA NIENTE DA INVIDIARE AL MILAN". Che detta così può suonare un po' strana, visti gli investimenti milionari fatti da Li Yonkhong. Ma il giocatore puntualizza subito il concetto:"Sono rimasto davvero stupito da tutto quello che ho trovato qui. Ho capito che c'è un progetto valido e che il Bologna può togliersi delle soddisfazioni".
E poi tira fuori un'affermazione di quelle forti, di quelel che faranno breccia nel cuore dei suoi nuovi tifosi:"IL BOLOGNA NON HA NIENTE DA INVIDIARE AL MILAN". Che detta così può suonare un po' strana, visti gli investimenti milionari fatti da Li Yonkhong. Ma il giocatore puntualizza subito il concetto:"Sono rimasto davvero stupito da tutto quello che ho trovato qui. Ho capito che c'è un progetto valido e che il Bologna può togliersi delle soddisfazioni".
Marco Di Simone
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