Ieri Joey Saputo, accompagnato dal ds Bigon e dall'ad Fenucci, è stato in visita alla Gazzetta dello Sport e ha parlato del Bologna della situazione attuale e del futuro della società rossoblù.
"La seconda lettera dell'alfabeto, ha detto Saputo, non la voglio sentire nominare, non è contemplata. Bologna sappia una cosa: io non scappo. Voglio fare le cose per bene e serve pazienza: quando entriamo, io e la mia famiglia restiamo. E lo facciamo fino al successo. L’amore per squadra e città non è mai mancato anche nei momenti difficili, nè mancherà. Il percorso è duro, ma abbiamo di tutto per rimanere in Serie A, per noi è molto importante .
Ora serve gestire bene l’aspettativa dei tifosi e rispettarla, di sicuro siamo più indietro rispetto alla posizione che avevo pensato quando sono entrato. Ma il percorso e dove vogliamo arrivare non cambia. Dobbiamo cominciare a pensare ad un livello più alto e non rimanere sempre in basso.
Dopo 5 anni stiamo ancora lottando per la salvezza e non va bene, serve cambiare mentalità e non avere paura. Abbiamo commesso errori ma non dobbiamo perdere la fiducia nel nostro progetto. Dobbiamo rivedere un po’ la strategia di investimenti perché non possiamo più pensare come una neopromossa ma come una grande squadra. Il Restyling del Dall’Ara? Ci darà in futuro incassi maggiori.
Voglio stare nella parte sinistra della classifica: sempre. Non ho e non voglio modelli di riferimento, ma guardo l’Atalanta, è lì da anni. Se domenica battiamo la Juve, torno a Bologna e faccio un salto a Milano ogni settimana".
Voglio stare nella parte sinistra della classifica: sempre. Non ho e non voglio modelli di riferimento, ma guardo l’Atalanta, è lì da anni. Se domenica battiamo la Juve, torno a Bologna e faccio un salto a Milano ogni settimana".
Marco Bonciani.
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